Arezzo, 08.04.2017 – Esattamente 6 mesi fa l’ultima sconfitta fuori casa per la Giana Erminio, era il 9 ottobre 2016 ad Olbia e da allora solo risultati e prestazioni positive; 7 vittorie con Alessandria, Viterbese, Livorno, Pistoiese, Carrarese, Lucchese e Piacenza e 6 pareggi con Arezzo, Racing Roma, Como, Pro Piacenza, Renate e Lupa Roma. Un andamento che ha proiettato i Biancazzurri nei piani alti della classifica e ha dato quella sicurezza che rende “normali” anche le cose più difficili con la conseguenza che il miglioramento si è avvertito anche tra le mura amiche (4 vittorie nelle ultime 4 gare disputate a Gorgonzola).
Un’inversione di tendenza che ha reso invincibile la squadra di Cesare Albè, in serie positiva da 9 turni di campionato (7 vittorie e 2 pareggi) e che non conosce la parola sconfitta dalla partita casalinga del 12 febbraio 2017 alla 25° giornata contro il Tuttocuoio.
Si è creato quel circolo vizioso e quello stato di grazia che ha portato la Giana in alto, tanto in alto, al punto che non si riesce a capire dove questi ragazzi potranno arrivare o chi potrà ridimensionare le loro ambizioni. Ad Arezzo sembrava la fine del sogno, sotto 2 a 0 nei primi 35 minuti e con un gioco lontano parente delle splendide prove offerte nel girone di ritorno, i ragazzi di Albè hanno chiuso il primo tempo in svantaggio, senza idee e con rare occasioni da rete. Un black out collettivo irreale, con Viotti incerto sui due goal, Perico e Iovine travolti da Yamga, Montesano distratto, Marotta quasi inesistente, Augello bloccato che non riesce a sfondare sulla sua fascia, Chiarello che girava a vuoto, Gullit Okyere e Sasà Bruno isolati e mal serviti, solo Pinardi e Bonalumi sembravano in palla. Insomma, la gara imperfetta quella in cui non riesci ad esprimerti, in cui tutto va storto ….. la giornata negativa per eccellenza.
Per fortuna non è stato così …. al rientro dagli spogliatoi si è rivisto il bel gioco, il carattere e la voglia di recuperare, un atteggiamento tipico delle grandi squadre, una mentalità da vincenti che è la prerogativa per raggiungere i grandi traguardi e che fa parte del DNA di questo gruppo.
Dopo pochi minuti Simone Bonalumi da la sveglia ai suoi trasformando in rete un angolo di Pinardi (guarda caso proprio loro due!) andando in cielo a colpire di testa e dimezzando lo svantaggio. Inizia così la riscossa, anche se dieci minuti più tardi, Arcidiacono riporta l’Arezzo sul doppio vantaggio con un contropiede ben finalizzato, una mazzata che avrebbe potuto condizionare il morale dei ragazzi, che al contrario non si sono demoralizzati ma che invece li ha “costretti” a dare il tutto per tutto.
Una spinta essenziale è arrivata dallo staff tecnico che al 59′ ha deciso di cambiare in corsa il modulo di gioco passando dal 3-4-1-2 al 4-3-3, inserendo un attaccante Perna per un difensore centrale Perico. Passano pochi minuti e da un’azione collettiva in velocità Okyere verticalizza in area per Fabio Perna che dalla linea di fondo prova un tiro-cross insidioso che il portiere Borra riesce a deviare, ma Sasà Bruno è prontissimo ad insaccare e a riportare la Giana ad una sola lunghezza di svantaggio. Mister Sottili a questo punto si copre togliendo il fantasista Arcidiacono e inserendo un difensore Masciangelo, nel tentativo di limitare gli spazi a disposizione dell’attacco biancazzurro, mentre Albè inserisce il quarto attaccante Aldo Ferrari bravo a inserirsi tra le linee e servire i compagni in profondità. Un rischio che espone il reparto difensivo alle ripartenze di Moscardelli & c., tanto che in due contropiedi la Giana rischia di prendere il quarto goal e solo grazie a un attento Viotti evita il tracollo.
Il pareggio arriva allo scadere con Alex Pinardi all’88°, che dal limite dell’area indovina l’angolo giusto alla destra del portiere con una parabola precisa e potente che si va ad insaccare quasi all’incrocio dei pali. Un recupero incredibile, un pareggio che sa di beffa per l’Arezzo che pensava di portare a casa la vittoria e staccare definitivamente in classifica la squadra di Albè.
Una volta raggiunto il pari, normalmente una squadra tende a controllare il gioco e non rischiare, proprio per non vanificare il grande sforzo prodotto, ma questi ragazzi non fanno calcoli, non vogliono accontentarsi di aver evitato la sconfitta, non fa parte della mentalità di questo gruppo e nei 5 minuti finali continuano ad attaccare a testa bassa e Perna prova dalla distanza a sorprendere l’estremo difensore aretino che però è abile ad evitare la beffa nella beffa.
Finisce quindi con un pareggio 3 a 3 la sfida al vertice della 15° giornata di ritorno, in palio la conquista del terzo posto, con un bellissimo spettacolo e tanti goal e a quattro gare dalla conclusione della stagione regolare entrambe le squadre possono ritenersi soddisfatte dei risultati raggiunti.
Queste le dichiarazioni dell’allenatore dell’Arezzo Stefano Sottili al termine della gara: “Tanto rammarico per la rete subita nel finale, abbiamo fatto una partita importante anche dal punto di vista fisico, l’episodio determinante poco prima del pareggio, quando il guardalinee ha alzato la bandierina per fermare il nostro contropiede con Corradi partito almeno un metro e mezzo dietro e che sarebbe arrivato davanti a Viotti. Il rammarico più grande è che abbiamo subito tre goal e Borra non ha fatto altri interventi difficili”.
AREZZO-GIANA ERMINIO 3-3
Marcatori: Moscardelli 28′, Yamga 34′, Bonalumi 47′, Arcidiacono 57′, Bruno 66′, Pinardi 87′
AREZZO (3-5-1-1): 22 Borra; 2 Muscat, 31 Ferrario (7 Corradi 64′), 3 Sabatino; 21 Bearzotti (24 Rosseti 85′), 20 Cenetti, 13 De Feudis, 8 Foglia, 17 Yamga; 25 Arcidiacono (5 Masciangelo 69′); 9 Moscardelli. A disposizione: 12 Garbinesi, 26 Farelli, 10 Erpen, 15 D’Ursi, 18 Polidori, 23 Luciani L.
Diffidati: Cenetti, De Feudis, Foglia, Moscardelli, Solini. Allenatore: Stefano Sottili.
GIANA ERMINIO (3-4-1-2): 22 Viotti; 2 Perico (10 Perna 59′), 24 Montesano (8 Biraghi 82′), 15 Bonalumi; 13 Iovine, 5 Pinardi, 6 Marotta, 11 Augello; 4 Chiarello (25 Ferrari 74′); 16 Gullit, 9 Bruno. A disposizione: 1 Sanchez, 12 Capaccio, 7 Pinto, 17 Greselin, 18 Appiah, 19 Rocchi, 20 Capano, 23 Sosio. Allenatore: Cesare Albè.
Direttore di gara: Signor Giacomo Camplone di Pescara. Assistenti: Signori Andrea Zanetti di Portogruaro e Luca Spreafico di Lecco
Recupero: 2’ pt, 3’ st
Angoli: 2-3
Spettatori: 2.000 circa
Ammoniti: Montesano 22′, Corradi 63′, Foglia 79′, Muscat 83′, De Feudis 88′.
One Response to the post:
Verso la fine del primo tempo non e’ stato concesso un rigore su Chiarello!
Bonalumi di questo passo diventera’il leader della difesa, oltre al goal ha giocato un partita attenta e sicura in ogni intervento.