Un connubio che dura da tre anni. Simone Roberto e la Giana Erminio

simone roberto tifoso storico della giana
  • 31 Maggio 2016
  • Redazione
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Dopo i festeggiamenti per la seconda salvezza consecutiva della nostra squadra in Lega Pro, è stato intervistato dal portale TuttoTritiumGiana.com il tifoso per eccellenza biancoceleste Simone Roberto, meglio conosciuto come Robertone. Ha espresso il suo pensiero sulla cavalcata trionfale della compagine martesana dalla Promozione alla Lega Pro: “Ormai sono tre anni e mezzo. Conoscendo il mio amico Giorgio Recino, nonché bomber dell’annata in serie D, ho cominciato a seguirlo facendo un po’ di trasferte, fino all’ultima di quell’anno quando eravamo già promossi matematicamente in Lega Pro, contro il Chiavari Caperana. E’ stato un anno bellissimo e strepitoso. Innanzitutto non ci aspettavamo di essere inseriti nel girone piemontese-ligure, con trasferte da Lavagna ad Aosta. Nonostante ciò trasferte bellissime in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Ricordo benissimo la trasferta ad Asti (Giana vittoriosa per 2-1 con reti di Biraghi e Spiranelli, ndr), paese di Giorgio Faletti che spirò pochi mesi dopo la nostra partita”.

Sull’ultima salvezza raggiunta dichiara: “Fa un certo effetto, ma la categoria si è notata fin dalle prime battute è dura. Diciamo che il primo anno in Lega Pro è stata una sorpresa, invece questa stagione è stata tosta, con quattro partite in meno e diciotto squadre nel girone, anche se sicuramente più sofferta di quella scorsa“.

La sua opinione sul miglior giocatore della stagione: “Senza ombra di dubbio Simone Perico. Anche il terzino sinistro Tommaso Augello non mi ha dispiaciuto. Riguardo gli altri, normale routine. Quest’anno ha reso di meno Gasbarroni dai calci piazzati, escludendo la partita contro la Pro Patria dove aveva azzeccato. Tutto sommato il collettivo è buono, ma se si vuole fare il salto di categoria bisognerà tenersi stretto Bruno. Potevamo avere sicuramente almeno dai cinque ai sette punti in più senza rubare niente. Con tre innesti buoni potremo lottare per le prime otto posizioni la prossima stagione. Ma Bruno può dare un contributo importante alla squadra, come si è dimostrato anche quest’anno dove ha realizzato dieci reti“.

Sul miglior giovane invece: “Marco Capano, ma anche Sanzeni. Senza nulla togliere agli altri giovani, che andrebbero ceduti in prestito in serie D, in modo tale che giochino più spesso. Sicuramente bisognerà vedere cosa decideranno loro in primis, in quanto non si potrà remare contro la loro volontà di restare alla Giana. Ritengo che sono tutti bravi, ma hanno avuto poca luce. Mi è dispiaciuto non aver visto Romanini disputare più partite. L’anno scorso ha realizzato parecchie reti nella Berretti”.

La svolta stagionale: “La conferenza stampa di mister Cesare Albè dopo la partita contro il Mantova nel girone di ritorno, ha dato una vera scossa. Si è arrabbiato, ma ripeto era dura rinconfermarsi il secondo anno consecutivo. Ottime prestazioni in difesa, perseguitati dalla maledizione in casa dove non siamo riusciti a vincere per sette mesi, e la partita vinta contro la Cremonese nel girone di ritorno, ha sicuramente aiutato”.

Sui reparti che andrebbero rivisti per migliorare la squadra, si esprime in questi termini: ““In difesa un centrale forte poiché subiamo delle reti pietose su calci d’angolo. A metà campo qualche centrocampista di razza come Pinardi, che dovrà sostituire giocatori che non hanno reso quest’anno. E poi formare una panchina con giocatori tosti, come il Cittadella”.

Le difficoltà del prossimo campionato con un probabile ingresso del Parma: “Parma e Venezia vorranno sicuramente lottare per la promozione diretta, vedendo anche i loro piani societari. Ma non significa nulla, in quanto il Pordenone da ripescato ha costruito una bella squadra, ed ha lottato fino all’ultimo anche nelle partite di playoff. La stessa Alessandria, stanziando un budget discreto, è riuscito a raggiungere le semifinali di Tim Cup“.

Riconoscenze al presidente Oreste Bamonte per tutto quello che si è impegnato a fare per portare la compagine martesana a questi livelli, e le possibili mosse che potrebbe compiere per far sognare alla Giana un campionato cadetto: “Si può fare, a patto che la società faccia gli investimenti giusti. Con questa intelaiatura, l’ingresso di un ottimo centrocampista come dicevo, un altro attaccante valevole da affiancare a Bruno, ed il centrale difensivo, e tenersi stretto un giocatore come Solerio che può svolgere diversi ruoli, sono gli ingredienti giusti per la riuscita di un ottimo campionato, secondo me. Al presidente va data la dovuta riconoscenza, essendo previdente. Ha tenuto l’eventuale spazio per una futura serie B. Costruendo una tribuna da 1200 spettatori si arriverà a 5000, come l’impianto della Virtus Entella”.

Il confronto con un’altra favola del calcio, il Leicester: “Gli uomini di Ranieri vengono dalla serie B, ma in Inghilterra tutto è diverso. Per quanto concerne la Giana, meglio camminare adagio”.

Infine, uno sguardo al percorso della sua squadra del cuore, il Torino, la candidatura di Ventura sulla panchina della Nazionale, e la mancata convocazione di Belotti: “Ero distratto dalla Giana (ride, ndr). Finchè comanda la Juventus, non si può chiedere di più. La salvezza è già un buon traguardo. Se il presidente Cairo farà gli investimenti giusti, si potrà lottare anche per l’Europa. Tutto dipenderà dalla campagna acquisti. La rosa di quest’anno con un po’ di fortuna, può figurare bene nella prossima stagione. Ventura è una persona preparata per sedersi sulla panchina della Nazionale. Avendo a disposizione tutti i giocatori italiani, farebbe bene. Vedrei di buon auspicio anche il ritorno di Donadoni. Mi spiace per la mancata convocazione di Belotti: è bravo ed in forma smagliante. Meglio di Immobile, poteva essere tranquillamente convocato agli Europei, partendo magari pure dalla panchina. Purtroppo Conte ha deciso in altra maniera”.

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