Crisi Giana Erminio: disastroso il girone di ritorno!

  • 17 Aprile 2018
  • Redazione
  • 1

Un periodo davvero delicato quello che la Giana Erminio sta attraversando ormai da tre mesi, dove nelle 12 gare disputate tra febbraio ed aprile la squadra di Albè è riuscita a battere solo l’Olbia in casa, poi 6 pareggi e 5 sconfitte. Solo 9 punti in 12 partite …. un bottino magro che ha portato i Biancazzurri dal 5° al 12° posto in classifica e fuori dalla zona play-off dopo tanti mesi sempre a ridosso delle corazzate toscane Livorno, Siena e Pisa.

Il girone di ritorno

Nel girone di ritorno in 15 gare sono arrivati solo 15 punti, con tre vittorie in casa con Pro Piacenza (1-0), Pontedera (3-1) e Olbia (3-0), sei pareggi con Viterbese (0-0), Cuneo (1-1), Pistoiese (1-1), Carrarese (2-2), Alessandria (2-2) e Piacenza (1-1) e 5 sconfitte con Siena (0-1), Livorno (0-2), Pisa (2-4), Arezzo (2-4), Prato (2-3) e Lucchese (0-2).
Una media punti da zona retrocessione e solo Prato e Pro Piacenza hanno fatto peggio (vedi classifica a fondo pagina).

Il perché della crisi

Ad eccezione delle ultime due sconfitte con Prato e Lucchese dove la Giana Erminio è sembrata svuotata, lenta, senza carattere e priva di gioco, nelle restanti gare gli uomini di Albè hanno alternato momenti di amnesia, andando spesso sotto anche di due reti, subito seguiti da una grande reazione che li ha spesso riportati in partita.
L’involuzione è sotto gli occhi di tutti ed è coincisa con l’addio di Alex Pinardi, fuoriclasse indiscusso e praticamente insostituibile, nonché allenatore in campo grazie alla sua esperienza e il suo ruolo naturale di leader all’interno dello spogliatoio. Sui motivi della rescissione non vogliamo entrare, ma è chiaro che perdere una pedina così importante avrebbe comportato un cambiamento nello sviluppo del gioco della Giana Erminio e così è stato. L’esperienza, il carisma e la classe di Alex non è facile da trovare nel bagaglio tecnico di un calciatore di serie C, e la Giana non ha nemmeno provato a cercare un valido sostituto … è praticamente impossibile!
A complicare le cose ci ha pensato l’infortunio a Daniele Pinto, unico in grado di avvicinarsi alle qualità del fuoriclasse bresciano sia pure con caratteristiche differenti, che lo ha tenuto lontano dal calcio giocato per più di 2 mesi e ancora oggi non ha i 90 minuti nelle gambe.
Mentre Simone Greselin, giovane promettente con grandi potenzialità, ha invece alternato buone prestazioni a gare anonime, senza trovare quell’equilibrio tecnico-tattico che gli avrebbe potuto far fare qual salto di qualità che è nelle sue potenzialità.

Classifica girone di ritorno

Condividi:

One Response to the post:

  • Roberto Galanti
    at 11:34

    mettiamoci anche la mancanza di sicurezza in porta, (VIOTTI), e tutto torna……