Giana: la classifica fa paura, esonero o fiducia a Brevi?

  • 8 Novembre 2021
  • Ivan Ferrari
  • 2

La Giana convince sempre di meno e la classifica preoccupa seriamente, a Salò è arrivata l’ennesima sconfitta, Brevi che nel turno precedente invocava l’acquisto di una punta nel post match della trasferta gardesana non si è nemmeno presentato alla stampa, ora la sua posizione è più in bilico che mai, non sono escluse decisione drastiche nelle prossime ore.

L’avvio di campionato:

Tirando le prime somme del campionato in corso dopo 13 giornate la Giana ha ottenuto 11 punti piazzandosi all’ultimo posto in coabitazione con Pro Sesto, Mantova e Legnago, veneti che però devono recuperare il secondo tempo contro il Sudtirol sospeso, con sole 7 reti segnate i biancazzurri sono con distacco il peggior attacco del campionato, la squadra fatica a creare gioco e occasioni da gol, troppo pochi i tiri effettuati durante i match, in parole povere il sodalizio di Gorgonzola non diverte e il pubblico latita sempre più sugli spalti del “Città di Gorgonzola“.

Le colpe di chi sono?

Come accade in questi casi le colpe sono da dividere in tre parti:

  • DIRIGENZA: In estate la rosa allestita ha fatto storcere il naso a molti addetti ai lavori, molti giovani e pochissimi esperti, 15 nuovi acquisti totali, 13 giovani per lo più esordienti in categoria e solo 2 gli esperti, Riccardo Cazzola e Antonio Magli, giovani sì di belle speranze ma che hanno bisogno di giocatori esperti da cui imparare, ecco che salta all’occhio come su una rosa di 25 giocatori (26 se si considera il giovane Piazza, primavera aggregato in pianta stabile in prima squadra) 7 over risultano pochi, se poi ci aggiungi infortuni e squalifiche ecco che la Giana da l’impressione di giocare in Serie C con un Under 23 anzichè con una vera e propria prima squadra, altro neo del mercato estivo, da non trascurare, è la mancata acquisizione di una punta esperta chiesta dall’allenatore a gran voce, fondamentale per il suo tipo di gioco.
  • ALLENATORE E STAFF: Parte della colpa va data anche al mister e al proprio staff tecnico, se ci si aspettava una Giana combattiva e in pressing perenne sull’avversario come quella ammirata la scorsa stagione così non è stato, la squadra appare sfiduciata e in costante preoccupazione di non prendere gol, quasi a volersi accontentare perennemente di uno 0-0. Il modulo, 3-5-2, o meglio 5-3-2, non pare dare le giuste garanzie quantomeno a livello offensivo, vero che mister Brevi ha più volte sottolineato come nel calcio ci voglia equilibrio, ma nel mondo calcistico serve anche adattarsi, dopo 12 giornate di campionato, 2 partite di Coppa Italia e contando anche le amichevoli estive la Giana sembra una squadra che non sa come attaccare, troppe volte si sono visti giovani schierati fuori ruolo che di certo non aiuta nel loro sviluppo e nel loro rendimento in partita.
  • GRUPPO SQUADRA: Terza ed ultima parte in causa è la squadra, giocatori che nonostante tutto sono loro a scendere sul terreno di gioco e a dover conquistare punti per l’obiettivo dichiarato dalla società, ecco, appare chiaro come molti giocatori siano quasi intimoriti nel giocare e come altri invece risultino quasi svogliati. Voci sempre più insistenti poi parlano di numerosi mal di pancia all’interno del gruppo, ultimo episodio pubblico la lamentela di un procuratore per lo scarso (nullo) utilizzo di un proprio assistito, voci e chiacchericci che non fanno bene all’ambiente spogliatoio.

Brevi sempre più in bilico, due possibili strade da percorrere:

Come accade molte volte in questi casi è l’allenatore a pagarne le spese, sembrerebbe che non siano escluse decisioni drastiche, scelte che potrebbero essere comunicate nelle prossime ore dopo aver valutato le diverse opzioni.
Oscar Brevi ha dichiarato apertamente ciò che ritiene necessario per far si che la squadra possa salvarsi, come già detto in precedenza l’allenatore vuole una punta fisicata ed esperta che possa sposarsi con il suo modo di giocare, società che però non appare disposta ad aprire i rubinetti per accontentare il mister, alla luce di tutto ciò ci si chiede come possa andare avanti un rapporto in queste condizioni, sembra quasi che nell’ambiente Giana si sia entrati in una sorta di guerra psicologica, malumori che non portano a nulla se non ai pessimi risultati ottenuti fino a questo momento.
Le strade da percorrere sembrano a tutti gli effetti essere due:

  • La prima strada percorribile è quella in cui la società accontenti mister Brevi acquisendo un attaccante svincolato, per dare una possibilità all’allenatore artefice della salvezza nella scorsa stagione.
  • La seconda via è quella dell’esonero, se il mister ritiene che la squadra in queste condizioni non sia in grado di salvarsi allora la società (non volendolo accontentare sul mercato) dovrà optare per l’esonero.

Prendiamo la seconda ipotesi, quella che sembra andare per la maggiore dopo l’ennesima sconfitta subita in quel di Salò, esonerato Brevi si andrà avanti come successe già in passato richiamando Cesare Albè in panchina? A quanto sembra, NO, pare che al vaglio della società ci siano già diversi nomi pronti a rilevare il posto in panchina, si parla di:

  • Alessio Tacchinardi, ultima panchina al Fano da subentrato nella scorsa stagione, retrocesso ai play-out rischiando però di salvare una squadra che sembrava, agli occhi di molti, disperata.
  • Matteo Contini, alla guida per diverso tempo della Pergolettese, dimessosi lo scorso campionato per varie discussioni con la società.
  • Luciano Foschi: ex allenatore di Renate e Ravenna, ultima panchina al Carpi da subentrato nella passata stagione, esonerato dopo poche partite.
  • Valerio Bertotto, ultima stagione all’Ascoli in Serie B, esonerato a Novembre.
  • Luciano De Paola: Subentrato lo scorso anno alla Pergolettese dopo le dimissioni di Contini, esonerato nello scorso Aprile.

Allenatori soprattutto i primi due che vengono apprezzati per la loro capacità di lavorare con i giovani.

Nessuna decisione, nessun comunicato, ore caldissime in casa Giana, tifosi che aspettano di sapere le sorti della squadra, l’unica cosa certa è che per salvarsi servirà un repentino cambio di rotta e di mentalità, la classifica ora piange e fa paura, non si può più rimandare qualsiasi decisione.

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2 Responses to the post:

  • Roberto Galanti
    at 18:49

    Chi caccia i soldi comanda e decide come ritiene opportuno. Da parte mia, da tifoso ed appassionato di calcio, non ci saranno molti problemi: se non arrivano giocatori di categoria seguirò la Giana sul giornale e non allo stadio. Sono solidale con il Sig. Brevi e spero tanto che arrivino i rinforzi che dalla fine campionato scorso ha richiesto.

    • Ivan Ferrari
      at 16:33

      Ciao Roberto! Grazie del commento e scusa tanto la risposta tardiva, spero che la situazione si risolva al più presto, sembra che si sia trovato un compromesso tra dirigenza e mister, spero soprattutto di rivederti presto allo stadio a tifare!